Secondo Canalys, sulla base di uno studio effettuato nello scorso mese di luglio, nel 2023 il mercato dei servizi gestiti (managed services) ha prospettato un volume d’affari pari a circa 488 miliardi di dollari. Si tratta di un’analisi molto interessante per vari aspetti, in quanto considera nello specifico il ruolo economico delle piattaforme utilizzate dai managed service provider (MSP) per erogare i propri servizi, escludendo dallo studio i vendor puri che svolgono anche attività di MSP per supportare i loro ecosistemi, e i servizi di aggregazione delle principali applicazioni SaaS, come ad esempio Salesforce, ServiceNow, Netsuite, Marketo e molti.
Come rilevato dagli analisti Robin Ody, curatore della ricerca, e Jay McBain in un sintetico primer pubblicato su Linkedin, si tratta di un mercato che vede attori molto variegati. A partire dal 2000, nel corso degli ultimi 24 anni, molti rivenditori hanno sostanzialmente convertito i loro modelli di business nella fornitura di servizi, per seguire i trend di un mercato software che sta progressivamente abbandonando le licenze permanenti in funzione dei modelli a servizio disponibili in cloud.
A questi attori di lungo corso, soprattutto negli ultimi cinque anni, si sono aggiunti moltissimi MSP cloud native, nati nella generazione IT del cloud con un modello di business pensato all’origine per sfruttarne appieno le enormi potenzialità. L’analista Canalys ha rivelato di avere all’attivo un monitoraggio su 335.000 partner a livello globale che dispone almeno di un contratto gestito, di cui 86.546 ha una quota di ricavi ricorrenti superiore al 30% dell’intero volume d’affari annuale.
Come ha rivelato lo stesso McBain: “A differenza di altri settori, queste aziende tendono a eseguire software proprietario per le loro operazioni aziendali end-to-end, invece di unire app SaaS standard del settore”, riferendosi al software MSP che fa riferimento all’area Professional Services Automation (PSA) e Remote Monitoring & Management (RMM), il cui mercato è caratterizzato da un fattore positivo di crescita, quantificato da Canalys nell’ordine di un +15,2% su base annua.
Tra le aziende leader nel mercato delle piattaforme MSP continua a sorprendere la crescita di N-Able, che ha ormai stabilmente superato la quota del 10% sul fatturato complessivo riferibile alle vendite di applicazioni PSA ed RMM.
N-Able, grazie a soluzioni solide come N-Central RMM e N-Sight RMM costituisce un’eccellenza nell’ambito delle piattaforme RMM, acronimo di Remote Monitoring & Management, in particolare nel segmento che si rivolge nello specifico all’attività degli MSP.
In altri termini un software RMM consente ai managed services provider di gestire e monitorare da remoto i dispositivi informatici e le loro applicazioni, aggiornando i sistemi con le indispensabili patch di sicurezza e assicurando la piena funzionalità delle tecnologie dedicate alla protezione dei dati aziendali, in modo da assicurare i più elevati livelli di performance ed affidabilità possibili.
Fino alla diffusione su larga scala del cloud computing, i sistemisti aziendali utilizzavano software RMM di tipo tradizionale per monitorare e configurare da remoto le risorse IT dei data center on-premise. Attualmente lo scenario IT si presenta decisamente più variegato e complesso, ibrido nella propria natura, e le moderne soluzioni di RMM, come N-Able, consentono di ottenere una visibilità completa dell’infrastruttura IT, sia in cloud che on-premise, per gestire remotamente qualsiasi dispositivo aziendale grazie al supporto di tecniche basate sull’intelligenza artificiale, capaci di spingere al massimo l’efficienza complessiva dei processi, ottimizzando al tempo stesso tutti i costi derivanti dalla gestione dei servizi erogati.
Rispetto ad organizzazioni come le PMI, che si configurano prevalentemente quali utenti finali, i fornitori di servizi gestiti si ritrovano nella particolare condizione di dover garantire servizi IT ad altre aziende. Si tratta di servizi che riguardano aspetti anche molto differenti tra loro, che spaziano dalla gestione della sicurezza informatica alle soluzioni per ottimizzare gli ambienti IT multicloud.
Dal momento che le aziende clienti molto spesso non dispongono di competenze interne per gestire diversi aspetti dei loro stack IT, i fornitori di servizi gestiti utilizzano software RMM per controllarli da remoto, con un’attività di supporto e consulenza che di fatto completa l’offerta disponibile sul loro catalogo.
Tecnologie RMM come quelle sviluppate da N-Able sfruttano funzioni intelligenti per rilevare problemi, eseguire la manutenzione e offrire un servizio affidabile da remoto 24// a tutti gli MSP, assicurando il pieno successo del loro business ed un elevato livello di soddisfazione da parte dei loro clienti. L’architettura cloud native di una piattaforma come N-Able consente inoltre di ampliare in qualsiasi momento l’offerta dei servizi gestiti, aggiungendo funzionalità in qualsiasi momento si presenti la necessità di un’innovazione o di un aggiornamento.
Oggi sia gli MSP che gli utilizzatori finali sono sempre più attenti nei confronti dell’innovazione, in particolare quella offerta dagli strumenti AI. Secondo Canalys infatti: “Guardando al 2024 e oltre, i partner sono alla ricerca di funzionalità di intelligenza artificiale più native e integrate, in particolare per la risoluzione e la reportistica dei ticket, lo scripting, gli strumenti di sicurezza informatica e la gestione dei progetti. Dal punto di vista della gestione remota, il settore si sta orientando verso strumenti consolidati di gestione degli endpoint, del cloud e della rete, con un probabile ulteriore consolidamento nello spazio dei fornitori”.
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