Backup dei dati, ripristino e disaster recovery sono soluzioni basilari ai fini di scongiurare un blackout in azienda e mantenere in costante attività gli impianti manifatturieri che sono il fattore critico ai fini della redditività degli stabilimenti produttivi. Si registrano, infatti, sempre più attacchi informatici verso il settore manifatturiero. A testimonianza di ciò il recente Rapporto Clusit 2023 ha rivelato che gli attacchi perpetrati nei confronti del settore manifatturiero sono aumentati del 79%. Inoltre, secondo quanto si evince da uno studio del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (Cnaipic) l’80% degli attacchi esaminati aveva come oggetto le aziende manifatturiere con un fatturato inferiore ai 250 milioni di euro e il 51% delle organizzazioni contava meno di 100 dipendenti.
Ciò che è certo è che il crimine informatico è un business. E ne dà sfogo proprio Netwrix, la società che consente ai professionisti della sicurezza informatica e della governance delle informazioni di identificare e proteggere i dati sensibili per ridurre il rischio di violazione e con un’esperienza in un’ampia gamma di settori verticali, pone l’accento proprio sulle principali criticità a cui si andrà incontro proprio durante l’anno in corso. È il caso, per esempio, di una intensificazione degli attacchi alla supply chain, come i fornitori di servizi gestiti, MSP, a cui le organizzazioni moderne si affidano
Ed è proprio questa figura cruciale nel panorama aziendale, soprattutto delle Pmi, poiché a questo professionista è demandata – a seconda delle esigenze – la governance degli ambienti IT che alimentano il business e/o la gestione continuativa di soluzioni di sicurezza. A questo deve fare seguito un’ottima capacità di
comunicazione con il cliente sullo stato della propria infrastruttura IT e una consulenza esperta sui margini di miglioramento dei sistemi di sicurezza. Per fare ciò è necessario avvalersi di innovative soluzioni tecnologiche. Sono queste figure che, in genere piccole imprese o professionisti, saranno presi di mira, piuttosto che le grandi imprese, sapendo che forniscono un percorso verso più partner e clienti.
Per affrontare questa minaccia, le organizzazioni di tutte le dimensioni, mentre conducono una valutazione del rischio, devono tenere conto delle vulnerabilità di tutti i software o firmware di terze parti. Poiché nel settore produttivo manifatturiero le interruzioni operative possono avere gravi ripercussioni economiche, è imprescindibile disporre di sistemi di ripristino efficienti, partendo da una chiara definizione degli obiettivi di ripristino dando priorità al recupero dei sistemi e delle informazioni di maggiore criticità, prevedendo l’utilizzo di software per il ripristino dei dati, l’adozione di sistemi ridondanti e la predisposizione di un piano di ripristino strutturato che delinei i passaggi necessari e le diverse responsabilità. Infine, le procedure di ripristino devono essere regolarmente sottoposte a test e convalida, per garantirne l’efficacia e per identificare qualsiasi potenziale vulnerabilità. I dati ripristinati devono poi essere verificati per garantirne l’integrità e l’accuratezza. Vanno quindi applicati controlli di integrità specifici o algoritmi di convalida dei dati, che possono confermare che i dati recuperati corrispondono ai dati originali e non sono stati manomessi o alterati durante il processo di ripristino.
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