Lo sviluppo software è una delle attività chiave per la trasformazione digitale delle aziende e dei loro mercati. Le tecnologie emergenti, soprattutto l’intelligenza artificiale, stanno rivoluzionando il modo di creare e gestire il software, offrendo nuove opportunità di innovazione, personalizzazione e valore. Quali saranno i trend che caratterizzeranno lo sviluppo software nel 2024?
Forrester, nel nuovo report Predictions 2024, prevede che i fattori che saranno in grado di incidere con maggior rilevanza nello scenario dello sviluppo software saranno i TuringBot (assistenti basati sulla AI generativa), la condivisione del software “quasi open source” e la diffusione del framework Backstage.
TuringBot sono software basati sull’intelligenza artificiale generativa, in grado di produrre codice a partire da dati esistenti o da specifiche dell’utente. Questi software possono aiutare gli sviluppatori a risparmiare tempo, migliorare la qualità e la sicurezza del codice, e generare soluzioni creative e personalizzate. Alcuni esempi di TuringBot sono GPT-J e BERT, modelli open source che possono generare testi in diversi domini e compiti.
TuringBot è pertanto un termine ombrello che comprende tutte le tecnologie basate sull’AI generativa in grado di generare e gestire il codice. Copilot e ChatGPT sono pertanto I due esempi più popolari di TuringBot, in grado di aiutare gli sviluppatori (qui la mappa per sapere chi sono gli ISV) end-to-end lungo l’intero ciclo dell’applicazione, dal concept, al test, alla distribuzione, fino al suo continuo aggiornamento. I TuringBot non sono destinati, almeno nel breve e nel medio termine, a sostituire gli attuali professionisti, ma ad aiutarli a lavorare meglio e in maniera decisamente più rapida, grazie alle capacità di automazione di cui dispongono. Questo vale se prendiamo in considerazione ruoli come i designer, gli sviluppatori, i tester e a maggior ragione i product manager, dal momento che l’operato della AI richiede ancora un elevato livelli di supervisione da parte degli esperti umani.
Il software “quasi open source” è una modalità di condivisione del software che si pone tra il modello proprietario e quello completamente aperto. Si tratta di software che viene reso disponibile gratuitamente o a basso costo, ma con alcune limitazioni o vincoli, come la licenza, il supporto o le funzionalità. Questo tipo di software può favorire la diffusione di soluzioni innovative e la collaborazione tra le aziende, ma anche creare delle dipendenze o dei rischi legali.
Secondo Forrester, si aprirà la via per un falso open source, alla base di nuovi scenari per la distribuzione pubblica del software, sempre più condizionato da particolari restrizioni comprese nelle clausole di licenza. Se da un lato, l’ajar source dovrebbe dare un ulteriore impulso allo sviluppo delle applicazioni personalizzate sulla base di una tecnologia molto solida, d’altro canto potrebbero crearsi tensioni tra i vari stakeholder, specie quando i clienti potrebbero vedersi negare parti del codice sorgente a cui pensano legittimamente di aver diritto.
Il framework Backstage è una piattaforma self-service per lo sviluppo e la gestione di applicazioni software. È stato creato da Spotify per semplificare il proprio ecosistema di software, e poi reso open source per la comunità. Backstage permette di creare e gestire in modo uniforme e scalabile diverse tipologie di applicazioni, come web, mobile, cloud, IoT, ecc. Offre inoltre una serie di servizi e strumenti integrati, come la documentazione, il monitoraggio, il testing e la sicurezza. Sulla base di questa confortante promessa, Forrester si attende che il 2024 rappresenti l’anno della consacrazione per Backstage, destinato a diventare il framework di riferimento quando si tratta di “Automatizzare, astrarre ed esporre le funzionalità dell’infrastruttura IT sotto forma di portale per gli sviluppatori”. Forrester precisa come: “Ci aspettiamo inoltre che Backstage cominci a influenzare soprattutto i vendor di internal API in quanto ISV e sviluppatori cercano un portale unico per tutte le loro esigenze di sviluppo interno”. Questi trend mostrano come lo sviluppo software sia in continua evoluzione, e come le aziende debbano adeguarsi per sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie.
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